L’abitante più famoso di Giannutri è stato senz’altro Gualtiero Adami, capitano garibaldino, che sbarcò sull’isola insieme al fratello Osvaldo nel 1882.
I fratelli Adami avevano in programma di avviare su Giannutri coltivazioni e altre attività produttive legate principalmente alla pesca e all’estrazione di minerali, ma ben presto si arresero all’inospitalità dell’ambiente e forse ai loro contrasti personali.
Osvaldo abbandonò l’isola e il fratello per tornare in continente, mentre Gualtiero si fece raggiungere dalla giovane nipote Marietta: tra i due sbocciò un grande amore che ancora oggi è ammantato di leggenda. Infatti, i pescatori della vicina isola del Giglio raccontano che di notte si può ancora vedere la povera Marietta che vaga disperata sulla scogliera di Giannutri, gridando la sua sofferenza per la perdita dell’amato Gualtiero, con lo sguardo rivolto al Giglio dove egli è stato sepolto.
La storia infatti dice che nonostante le precarie condizioni di salute nelle quali l’Adami era giunto a Giannutri, probabilmente una malattia polmonare, egli guarì e visse fino oltre 80 anni. Furono proprio il sole ed il mare di Giannutri a garantirgli un’insperata lunga vita.
Quando l’Adami morì nel 1922, fu sepolto al Giglio. La povera Marietta restò sola a Giannutri e dopo poco tempo, schiacciata dai ricordi, tornò a vivere in continente.
Articolo tratto da adamipietro.wordpress.com
venerdì 22 gennaio 2010
giovedì 7 gennaio 2010
Speronato il trimarano degli «ecopirati»
Vi ricordate di Earth Race, il trimarano del quale vi avevo parlato in un precedente post?
E' stato comprato ad ottobre 2009 da un magnate e ribattezzato "Ady Gil". Il trimarano ha trovato una nuova vita; infatti dopo aver fatto il giro del mondo detenendo un record, adesso viene utilizzato per ostacolare le baleniere giapponesi in Antartico. Il trimarano è entrato nella flotta della Sea Shepherd, la fondazione che da anni si batte con coraggio e inventiva contro la strage delle balene.
Sinceramente ne avevo perso le trace, ma ieri sera al TG hanno fatto vedere delle immagini impressionanti.
Il trimarano è stato speronato e semi-distrutto in seguito a uno scontro con i pescatori nell’Antartico. Lo hanno denunciato gli ambientalisti di Sea Shepherd, l'associazione che cerca di contrastare la caccia ai cetacei, oggetto di una moratoria internazionale in vigore dal 1986 che le autorità nipponiche continuano a ignorare con il pretesto della cattura di esemplari a scopi scientifici.Le versioni dei fatti sono un pò contrastanti: da una parte Sea Shepherd ha definito «non provocata» l’aggressione delle baleniere giapponesi «Lo Shonan Maru numero 2 si è improvvisamente messo in movimento e ha deliberatamente colpito l’Ady Gil sfondando otto piedi (2,4 metri) di prua», dall'altra i Giapponesi hanno accusato a loro volta i militanti di Sea Shepherd, cinque neozelandesi e un olandese, di aver tentato di ostacolare le eliche della loro barca con una fune e di aver utilizzato un «indicatore laser verde» in direzione dell’equipaggio.
Non voglio di certo entrare nel dettaglio della vicenda, ma mi sembra che il trimarano venisse da destra per cui ha precedenza, ad ogni modo eccovi un filmato tratto da You Tube:
martedì 5 gennaio 2010
Spiaggia pulita? Non proprio!
Chi lo avrebbe mai detto.
Le Hawaii, isole americane famose in tutto il mondo per avere spiagge bellissime e onde spettacolari, paradiso dei surfisti, sono famose anche perché detengono un altro primato, non proprio positivo.
Infatti c'è la spiaggia più sporca del mondo.
Il bello, anzi il brutto, è relativo al fatto che la sporcizia non è imputabile alle persone, ma alle forti correnti che trasportano plastiche, bidoni, fustini e quant’altro galleggi in mare.
Chissà perché però non la puliscano meglio.
Vedere per credere:
Le Hawaii, isole americane famose in tutto il mondo per avere spiagge bellissime e onde spettacolari, paradiso dei surfisti, sono famose anche perché detengono un altro primato, non proprio positivo.
Infatti c'è la spiaggia più sporca del mondo.
Il bello, anzi il brutto, è relativo al fatto che la sporcizia non è imputabile alle persone, ma alle forti correnti che trasportano plastiche, bidoni, fustini e quant’altro galleggi in mare.
Chissà perché però non la puliscano meglio.
Vedere per credere:
domenica 3 gennaio 2010
Natale al Mare...ecco le prove!
Eccoci tornati alla dura realtà milanese.
Come vi dicevo nel precedente post, il 30 dicembre siamo stati in spiaggia, dopo una bella mangiata di ricci.
Che spettacolo, si stava troppo bene!
Verso le 14, abbiamo preso la macchina e siamo andati a farci un giro lungo la costa fino a Villasimius dove abbiamo preso un bel gelato!
Già ci manca il mare!
Filo & Sabri
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