Accade nella civile Europa e più di preciso nelle Isole Faroe, in mezzo all’Oceano atlantico tra l’Islanda e la Norvegia.
Un massacro indescrivibile di delfini calderon, una specie molto socievole che avvicina l'uomo per sola curisiosità e docilità, che hanno la sola colpa di fidarsi troppo degli esseri umani.
Le motivazioni ufficiali che spingono questo popolo a compiere queste mattanze le possiamo leggere dal sito delle Isole Faroe: l’uccisione di questi cetacei è una tradizione molto antica che risale a 1200 anni fa ed è legata alla sussistenza: per ottenere cibo (considerato un alimento essenziale per la loro dieta), pelle per realizzare corde, grasso per ricavare olio come combustibile, stomaci come galleggianti e così via.
Ora, sempre dallo stesso sito si legge che l’economia è retta da una fiorente industria della pesca, che produce prodotti ittici di alta qualità per l’esportazione, si allevano le pecore che forniscono fino al 60% di tutti i prodotti a base di carne, si cacciano gli uccelli marini, si allevano i bovini da latte che soddisfano tutte le esigenze interne di latte, così come la coltivazione delle patate.
Insomma da quel che si legge non si comprende, come mai ci sia questo bisogno di caccia per sussistenza delle balene pilota. Questa motivazione, che poteva essere valida secoli fa, sicuramente oggi appare alquanto anacronistica, considerando che i faeroesi godono oggi di elevati standard di vita e che occorre molta fantasia per immaginare che per illuminare le loro case usino le lampade alimentate con olio di balena.
Lascio a voi trarre le conclusioni.
Un massacro indescrivibile di delfini calderon, una specie molto socievole che avvicina l'uomo per sola curisiosità e docilità, che hanno la sola colpa di fidarsi troppo degli esseri umani.
Le motivazioni ufficiali che spingono questo popolo a compiere queste mattanze le possiamo leggere dal sito delle Isole Faroe: l’uccisione di questi cetacei è una tradizione molto antica che risale a 1200 anni fa ed è legata alla sussistenza: per ottenere cibo (considerato un alimento essenziale per la loro dieta), pelle per realizzare corde, grasso per ricavare olio come combustibile, stomaci come galleggianti e così via.
Ora, sempre dallo stesso sito si legge che l’economia è retta da una fiorente industria della pesca, che produce prodotti ittici di alta qualità per l’esportazione, si allevano le pecore che forniscono fino al 60% di tutti i prodotti a base di carne, si cacciano gli uccelli marini, si allevano i bovini da latte che soddisfano tutte le esigenze interne di latte, così come la coltivazione delle patate.
Insomma da quel che si legge non si comprende, come mai ci sia questo bisogno di caccia per sussistenza delle balene pilota. Questa motivazione, che poteva essere valida secoli fa, sicuramente oggi appare alquanto anacronistica, considerando che i faeroesi godono oggi di elevati standard di vita e che occorre molta fantasia per immaginare che per illuminare le loro case usino le lampade alimentate con olio di balena.
Lascio a voi trarre le conclusioni.
3 commenti:
Ma questa cosa non è mica normale... comunque se pensiamo alle corride in Spagna e varie... e si vede che mentre il vino quando invecchia migliora, l'uomo, più passano i secoli, si rincoglionisce.
e tra l'altro la mamma dei cretini è sempre incinta!
Sti faroesi del kaiser praticano questo massacro da centinaia di anni e non si fa mai niente per fermare questo rito pazzesco. perchè è appunto di un rito che si parla: un'usanza dannosa e aggressiva alla quale assistono anche i bambini!!! (che così imparano ste brutalità!!!)
I cetacei prima vengono spiaggiati e poi decapitati e/o menomati a colpi d'uncini e arpioni.
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