Stamattina su Internet, ho letto un articolo molto interessante. Ve lo riporto integralmente.
Spargiotto è una vera perla della natura. Spunta dal mare dell’Arcipelago di La Maddalena a nord ovest dell’isola di Spargi. Un’oasi sacra per l’avifauna, ma basta tuffarsi in quel mare cobalto che la circonda per scoprire un mondo meraviglioso di forme e colori sotto il blu. Massi di granito modellati dalle correnti sottomarine che da un fondale di circa 33 metri risalgono, tra tagli e insenature ricchi di pesci, sino a circa 6-7 metri dalla superficie. Un possente massiccio sommerso colonizzato da ampie spugne rosse e vaste distese di parazoanthus dai gialli e arancio molto intensi. L’immersione regala subito grandi emozioni percorrendo la parete nord che va a picco verso il fondo. Le gorgonie rosse, Paramuricea clavata, si stagliano rigogliose nel blu del mare, anche se negli ultimi anni si sono evidenziati preoccupanti segni di una sofferenza biologica. A guidare il gruppo dei sub è un esperto istruttore Esa di La Maddalena, Giuseppe Amato, titolare del diving Area 11. Grazie alla sua conoscenza l’immersione regala un volto inedito della secca, poco conosciuto ai numerosissimi turisti subacquei che ogni estate frequentano questi fondali in prossimità dell’isola. Staccandosi dalla secca infatti si incrociano altri massi e possenti graniti che formano creste e passaggi angusti spesso ripostiglio sicuro per grosse murene. Ma questo è soprattutto il regno incontrastato delle grandi corvine dell’Arcipelago. Nobili, eleganti e sinuose si muovono lentamente intorno ai tagli che disegnano il granito sommerso, regalando una visione spettacolare di questi fondali. E vicino a loro, talvolta, è possibile incontrare cernie e spesso anche la grande aquila di mare. Un volo sommerso nel silenzio di queste acque di cristallo.
Articolo tratto da unionesarda.it
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