mercoledì 20 ottobre 2010

Giornata per la protezione dei delfini

Ric O’Barry meglio conosciuto come il “papà di Flipper” perché è stato il famoso addestratore del delfino Flipper, protagonista di una serie televisiva di successo andata degli anni ’60, si è dedicato in questi ultimi decenni alla difesa dei simpatici cetacei ed ha di recente realizzato un documentario intitolato The Cove.Grazie a questo filmato, premiato con l’Oscar nella categoria documentari, il mondo intero ha conosciuto il fatto increscioso che si verifica in una nascosta baia del Giappone. Stiamo parlando di una cruenta uccisione di delfini, una vera e propria “mattanza” che si verifica nel periodo di migrazione di questi animali marini. A quanto pare, oltre alla carne di balena, i giapponesi sono ghiotti anche di carne di delfino che servono persino nelle mense scolastiche. Pensate che il governo autorizza ogni anno l’uccisione di più di 20000 delfini. Per cacciare i delfini i pescatori provocano forti rumori che disorientano gli animali e si infilano nelle strette insenature della costa dove rimangono intrappolati e dove poi vengono uccisi con un falcetto tingendo il mare di rosso.Contro questa “mattanza” il 14 ottobre si è svolta una giornata mondiale di protesta coordinata dal network di Ric O’Barry e in Italia gli attivisti dell’Enpa Ente nazionale protezione animali, hanno manifestato davanti all’ambasciata giapponese con il volto sporco di sangue.
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